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lunedì 17 marzo 2014

Riforma del bicameralismo perfetto: glossario critico della bozza della Ministra Boschi



Analizziamo assieme la Bozza 12/03/2014 del DDL costituzionale inerente superamento bicameralismo paritario, riduzione numero parlamentari, soppressione CNEL, revisione Titolo V.

GLOSSARIO CRITICO DELLA RIFORMA

ASSEMBLEA DELLE AUTONOMIE:
è il nuovo nome attribuito al Senato. Mi chiedo: era necessario cambiare nome? "Senato" è evocativo della nostra storia antica ed è ancora utilizzato nella più grande potenza democratica, gli USA.

NAZIONE:
è rappresentata dai Deputati (eletti dal popolo), ma non più dai senatori (oops, dai componenti della Assemblea delle Autonomie). Il fatto che non siano eletti insieme ai deputati basta, dunque, a diminuire la loro capacità rappresentativa? Spero di no; non vorrei che si avallasse formalmente la pratica, molto diffusa nel nostro clientelare Paese, di portare acqua al solo mulino (leggi paesello, città, provincia o regione) da cui si proviene.

VALUTAZIONE POLITICHE PUBBLICHE:
è un concetto moderno (i soldi devono essere ben spesi) che finalmente entra in Costituzione proprio in capo all'Assemblea delle Autonomie, e si spera anche nella pratica amministrativa!

MODALITA' DI ELEZIONE DEI MEMBRI ELETTIVI DELL'ASSEMBLEA DELLE AUTONOMIE:
?? Non ho capito. O meglio, avevo capito che il nuovo Senato fosse formato dai Presidenti di Regione, da due membri eletti da ciascun Consiglio regionale e da tre Sindaci eletti da una assemblea dei Sindaci di ciascuna Regione. Ma allora chi sono i "membri elettivi"?

VOTO LIMITATO:
è quello che elegge i due consiglieri regionali per ciascuna regione da inviare a Roma. Confesso che non ne capisco il significato!

ILLUSTRARE LA PATRIA:
l'avranno fatto i 21 senatori (pardon, membri della Assemblea delle Autonomie) eletti dal Presidente della Repubblica, che però non sono più "a vita" ma scadono dopo 7 anni.

DEPUTATI A VITA:
sono gli ex Presidenti della Repubblica, che traslocano dall'ex Senato alla Camera dei Deputati.

COLLETTIVO:
è l'esercizio della funzione legislativa da parte delle due Camere, ristretto però alle sole leggi costituzionali. La Camera dei Deputati "la fa da padrona" per le altre leggi.

FARRAGINOSA:
è, secondo la mia opinione, la procedura con cui l'Assemblea delle Autonomie può essere coinvolta nella funzione legislativa spettante normalmente alla Camera.

GOVERNO:
con la riforma potra' chiedere alla Camera di "sbrigarsi" a deliberare.

FIDUCIA AL GOVERNO:
con la riforma sarà appannaggio della sola Camera dei Deputati.

LEGISLAZIONE ESCLUSIVA DELLO STATO:
è stata ri-allargata rispetto alla riforma del 2001. Le Regioni non han fatto, in effetti, una gran figura negli ultimi 13 anni. Anche se non bisogna generalizzare!

ABOLIZIONE PROVINCE:
ancora se ne parla? Ma non era di competenza del DDL Delrio?

LEGISLAZIONE CONCORRENTE:
puff, sparisce! Ora si parla di "rispettive competenze legislative". Più politically correct?

PROGRAMMAZIONE STRATEGICA DEL TURISMO:
è chiaramente attribuita allo Stato. Mi sembra cosa buona e giusta, non si può andare a fare marketing turistico in giro per il mondo a beneficio di....singole regioni (spesso misconosciute dagli utenti turistici!).

RIFORME ECONOMICO-SOCIALI:
assurgono (pericolosamente, aggiungo io) a priorità ed "emergenza": lo Stato può "fregare" la competenza regionale per realizzarle (così mi pare di capire). Sono in pratica assimilate alle "esigenze di tutela dell'unità". Ma chi le valuta degne di essere realizzate?

COMPETENZA "A LA CARTE":
lo dico io riguardo ad un aspetto che non mi convince. Alcune funzioni normalmente statali possono essere delegate, anche per poco tempo, alle Regioni o ad alcune di esse. Troppa discrezionalità, a mio avviso! I cittadini di regioni diverse rischiano di non avere uguale trattamento da parte dello Stato! O mi sbaglio?

RIMBORSI:
stop a quelli dei partiti nei Consigli regionali. Ottimo!


La bozza di riforma della Costituzione su slideshare:

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